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l 25 novembre ricorre la festa dedicata alle Caterinette. Questo era il nome che veniva dato un tempo alle sarte e modiste torinesi.

 

Torino, fino all'inizio della Seconda guerra mondiale, era la capitale della moda italiana. Il nome era arrivato dalla Francia, dove le apprendiste sarte avevano scelto come patrona la santa Caterina di Alessandria, che si festeggia proprio il 25 novembre.

 

Per la sua giovane età, Caterina divenne patrona delle bambine e delle ragazze.

Un tempo, in Francia, alla sua festa le bambine aspettavano i suoi regali mentre le ragazze, all'uscita dalla messa, avevano il diritto di scegliersi un cavaliere invitandolo a pranzare insieme.

 

Le torinesi, che per tradizione culturale erano legate alla Francia, ereditarono dalle loro colleghe la patrona e il nome.

La festa di Santa Caterina di Alessandria divenne così anche quella delle caterinette che alla vigilia organizzavano un veglione.

 

Oggi la festa delle caterinette a Torino non ha più l'importanza di una volta, a causa della progressiva chiusura delle grandi sartorie torinesi, mentre è ancora viva a Parigi.

 

Noi del collettivo La Masca vogliamo tenere viva la tradizione di queste donne, che grazie al loro lavoro potevano rendersi indipendenti. Per questo, abbiamo deciso di dare vita a un happening usando come medium fili e tessuti.

Lavoriamo da casa, in un ennesimo momento di sospensione e isolamento forzati. Come abbiamo ricordato durante l’happening precedente, Samhain, questo inverno sarà l’occasione di piantare e far crescere nuove cose.

 

Teniamo anche a ricordare che la festa delle caterinette coincide con la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

(Testo a cura di Monica Rocca)

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