Gestazione del tedio
vivere nella bassa
Il titolo dell’opera ne dichiara sinteticamente il contenuto: le riprese si sono svolte in un periodo di 9 mesi, come la gestazione del feto nel grembo materno, periodo durante il quale è stata elaborata la sensazione di noia e ripetitività sia di un breve periodo che di un’intera vita trascorsa nella “bassa”, la pianura vercellese dove è cresciuta l’artista.
​
L’ineluttabile ripetitività degli eventi è una condizione dalla quale è necessario allontanarsi per poter avere una visione più chiara della realtà che ci circonda. Non è però attraverso una semplice fuga che si giungerà alla consapevolezza del Reale.
Nella sua ricerca della Bellezza celata agli sguardi passeggeri, come una madre paziente e lungimirante, l’artista ha raccolto varie visioni della sua quotidianità, volendo mostrare come anche un ambiente così monotono e privo di stimoli possa celare una Bellezza segreta e meditativa, priva di sconvolgimenti emotivi ma ricca di silenzi, semplicità e introspezione.
Una dedica alla terra dove è cresciuta, alle persone che la abitano o che vi hanno vissuto. Un invito a cercare la meraviglia soprattutto nei luoghi da cui vorremmo fuggire, poiché è lì che sempre ritorneremo se non saremo capaci di andare oltre una prima, banale e riduttiva visione della realtà.
​
Durata video: 3:30 min.
Riprese realizzate da Giugno 2020 a Febbraio 2021.